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numero:Layout 1 16-05-2011 22:10 Pagina 3 HENDRIK
VAN
LINT (1684‐1763)
“veduta
del
tevere
presso
S.Giovanni
dei
fiorentini”a
Roma cm.34x59,5
olio
su
tela obbligata
per
la
cultura
europea
e
gli
appassionati
del LA
VISIONE
PITTORICA Grand
Tour.Proprio
questo
inedito
sviluppo
del
turismo Nella
prima
metà
del
Settecento,a
Roma
fu
molto
ap‐ unito
ad
un
rinnovato
interesse
per
la
storia
e
la
geogra‐ prezzato
Gian
Paolo
Panini 1691
‐
1765
che,
al
veduti‐ fia,
fece
sviluppare
notevolmente
il
mercato
di
opere smo
cittadino,
unì
anche
la
rappresentazione
di
rovine, d’arte
che
rappresentavano
le
bellezze,
naturali
o
stori‐ dando
un
contributo
notevole
alla
diffusione
di
questo che,
di
un
luogo.
Molti
pittori
italiani
trovarono
fortuna genere
per
tutto
il
secolo
ed
oltre.
Nei
suoi
dipinti
si
nota presso
i
collezionisti
stranieri
in
particolare
coloro
che no
degli
effetti
splendidi
di
chiaroscuro
realizzati
da
gio‐ dipingevano
quadri
di
piccole
dimensioni
facilmente chi
di
luce
tra
i
personaggi,
nell'ombra
calda
delle
archi trasportabili.
Nella
pittura
del
paesaggio
è
quasi
automa tetture
romane.
Tutto
ciò
in
un'ampiezza
di
spazio

e
con tico
adeguarsi
alla
categoria
estetica
del
pittoresco. una
ricchezza
di
scena
ancora
poco
conosciuta
a
Roma. Ed
in
effetti,
il
pittoresco
si
può
dire
che
nasce
proprio Ma
se
nelle
sue
opere
Panini
ha
applicato
il
fattore
luce quando
 nasce
 il
 genere
 del
 paesaggio,
 agli
 inizi
 del
 è
ancora
una
luce
nella
quale
ogni
immagine
conserva
‐ Seicento.
La
novità
della
pittura
rococò,
è
che
quasi
tutte per
cosi
dire
‐
la
sua
personalità
distinta,

rischiarata
per le
scene
rappresentate
hanno
come
fondale
un
paesag‐ se
stessa.
E'
una
luce
che
agisce
per
effetti
di
tono
sulla gio
 di
 tipo
 pittoresco.
 Per
 un
 artista
 e
 per
 i
 cultori
 materia
pittorica
e
sul
rilievo
plastico,

e
che
interessa
i dell'arte
nessun'altra
città
d'Europa
meglio
di
Roma
po‐ dettagli
della
composizione,
ma
non
la
domina,
né
la
dis‐ teva
offrire
programmi
di
maggiore
interesse.
Nell’
area
 solve.
Autore
di
vedute
e
di
quadri
celebrativi
a
carattere urbana
fra
piazza
del
Popolo
e
piazza
di
Spagna
si
con‐ storico (Piazza
del
Quirinale,
Roma,
Palazzo
del
Quirina centravano
le
Accademie
come
quella
di
S.
Luca
e
di le,
1733;
Piazza
Santa
Maria
Maggiore,
Roma,
palazzo
del Francia,
che
accoglievano
pittori
e
pensionanti,
quasi Quirinale,
1742;
Carlo
III
alla
basilica
di
San
Pietro,
Na‐ tutti
artisti
stranieri
affascinati
dalla
vita
quotidiana
di poli,
Museo
e
gallerie
nazionali
di
Capodimonte,
1745; questa
città,
in
mezzo
alle
rovine
del
passato.
La
pittura Carlo
III
visita
Benedetto
XIV
al
Quirinale,
Napoli
Museo di

paesaggio
prosegue
nel
Settecento
a
Roma
con
la
fe‐ e
gallerie
nazionali
di
Capodimonte),
la
fortuna
di
Panini lice
 stagione
 della
 schiera
 dei
 fautori
 della
 corrente
 fu
legata,
principalmente,ai
dipinti
delle
rovine
o
vedute arcadico‐pastorale:

Jan
Frans
van
Bloemen
1662‐1749 ideate,
soprannominate
“capricci
“in
cui
l'artista
com‐ ,HendrikFrans
van
Lint
1684‐1763
,
Andrea
Locatelli pone
ed
interpreta
fantasticamente
le
testimonianze 1695
–

1741.

Locatelli
è
essenziale
per
le
origini
del
Pa‐ della
Roma
antica(Rovine
romane
con
il
Panthe
on,
Fi‐ nini
 e
 per
 lo
 sviluppo
 dei
 seguaci
 italiani
 Monaldi, renze,
Uffizi,
1739).
Con
estrema
agevolezza
il
Panini
ha Anesi,
Busiri,
per
i
francesi
a
Roma
quali
Lallemand, saputo
passare,
senza
cedimenti,
dalla
veduta
ideata
a Vernet
e
Hubert
Robert
e
per
lo
stesso
“genere
pastorale”. quella
reale.
Dal
1729
al
1745
nel
linguaggio
pitto
rico
del Jan
Frans
Van
Bloemen
noto
con
il
soprannome
di
Oriz‐ Panini
si
nota
un
lento,
graduale
ma
sensibile,
processo zonte,
per
la
facilità
con
cui
dipingeva
paesaggi,
carat‐ di
affinamento:
all'inqueto
e
spezzato
ductus
disegna‐ terizzati
 da
 orizzonti
 sconfinati,
 fu
 notevolmente tivo
si
è
infatti
andato
man
mano
sostituendo
un
più
de‐ apprezzato
non
solo
dalla
committenza,
ma
anche
da licato
e
trepido
ritmo
linearistico,
e
lo
schiarirsi
della numerosi
pittori
italiani
a
tal
punto
che,
nel
1742,
fu
 tavolozza
ha
attutito
i
contrasti
chiaroscurali
in
teneri nominato
membro
dell'Accademia
di
San
Luca.
 trapassi
cromatici.
Estremamente
sensibile
e
recettivo,
il
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